Prin 2022 - Girolami
Titolo: Enhancing the autonomy of vulnerable adults in legal matters
Responsabile scientifico: prof.ssa Matilde Girolami - Dipartimento di Diritto Privato e Critica del Diritto – Università degli Studi di Padova
Coordinatore: prof.ssa Elena Bargelli – Università di Pisa
Partner-Unità di ricerca: Dipartimento di Diritto Privato e Critica del Diritto - Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Torino, Università Cattolica del Sacro Cuore
Bando: PRIN 2022 - Decreto Direttoriale n. 104 del 02-02-2022
Durata: 28/09/2023 - 27/09/2025 (24 mesi)
Budget totale progetto: € 294.859
Abstract del progetto
In un’epoca in cui l’età media della popolazione aumenta, senza che di pari passo si incrementi la conservazione delle capacità cognitive e gestionali della persona, si assiste ormai da anni al moltiplicarsi dei procedimenti di attivazione degli istituti di protezione legale, che il nostro codice civile disciplina. Negli ultimi tempi si registra al riguardo una netta preferenza per l’amministrazione di sostegno, rispetto alle tradizionali interdizione e inabilitazione, in ragione della maggiore flessibilità di cui gode il giudice in questo caso nella definizione dei poteri del rappresentante legale in un’ottica conservativa della capacità di agire del beneficiario.
La coesistenza attuale di tre istituti dedicati alla protezione degli adulti vulnerabili, tuttavia, non è scevra di sovrapposizioni e incongruenze, e il progetto di ricerca si propone proprio di analizzare gli strumenti di protezione degli adulti vulnerabili previsti nella normativa vigente per evidenziarne i profili di efficienza e le criticità, in una prospettiva di bilancio a vent’anni dall’entrata in vigore dell’amministrazione di sostegno. Su sollecitazione della Magistratura e del Notariato, ma anche della dottrina stessa, è invero allo studio una riforma radicale che vorrebbe ridisegnare e razionalizzare la materia, incentrando la protezione degli adulti vulnerabili sull’amministrazione di sostegno e modificandone opportunamente la disciplina.
L’esempio dei Paesi per tradizione giuridica più vicini al nostro, in specie la Germania, conforta in questa direzione, ma incentiva altresì all’utilizzo di strumenti alternativi – di matrice negoziale – che non richiedano il passaggio giudiziale, se non come extrema ratio, e che siano comunque in grado di fornire ai soggetti fragili una protezione adeguata.
La valorizzazione dell’autonomia negoziale dell’individuo vulnerabile è in linea anche con le convenzioni internazionali, e in particolare con la Convenzione de l’Aja del 13 gennaio 2000 che dovrebbe essere ratificata in tempi brevi dagli Stati europei nell’interesse dell’Unione.
L’esame dello stato attuale della normativa sarà dunque finalizzato anche a valutare l’opportunità dell’introduzione nel codice civile di un nuovo istituto, che potrebbe essere denominato procura preventiva o di precauzione, con il quale ogni persona potrà designare in via negoziale un rappresentante, con specifici compiti e prerogative modulati in vista di una propria eventuale futura incapacità.